Chi è senza peccato
di Romina Ciuffa
In un’altra branca, quella medica, ha un nome: “accanimento terapeutico”. Cercare di tenere in vita chi è già, praticamente, morto. Non ha importanza per quale motivo. In uno Stato quale l’Iran l’adulterio è una...
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Chi è senza peccato
di Romina Ciuffa
In un’altra branca, quella medica, ha un nome: “accanimento terapeutico”. Cercare di tenere in vita chi è già, praticamente, morto. Non ha importanza per quale motivo. In uno Stato quale l’Iran l’adulterio è una malattia, la morte il termine della malattia. Chi vuole tenere in vita Sakineh Mohammadi Ashtiani non è che un obiettore di coscienza, un pazzo. Così come tutti coloro che hanno sostituito la propria foto di profilo, su Facebook, con la sua per opporsi all’ingiusta sentenza. Quale di costoro ha messo in atto un comportamento esaustivo oltre al “cambia immagine”? Chi ha anche solo acquistato dei libri di storia iraniana nei quali reperire le regole, i credo, una giustificazione alla morte di un’adultera? Allora è inutile stare a disquisire sull’importanza, per essi, della vita di questa donna. Lei sarà lì, sotto ai sassi. E un motivo c’è: non è ammesso l’adulterio.
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