Proclamati i vincitori della prima edizione del Premio Fondazione Henraux, in memoria di Erminio Cidonio.
Primo classificato, con l’opera Arrivederci e grazie, Fabio Viale.
Al secondo e terzo posto (ex aequo) Alex Bombardieri
che ha presentato il lavoro...
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Proclamati i vincitori della prima edizione del Premio Fondazione Henraux, in memoria di Erminio Cidonio.
Primo classificato, con l’opera Arrivederci e grazie, Fabio Viale.
Al secondo e terzo posto (ex aequo) Alex Bombardieri
che ha presentato il lavoro Samara e Mattia Bosco con la scultura Bue Tractor.
Motivazioni vincitori: Arrivederci e Grazie, di Fabio Viale è il lavoro più contemporaneo.
La straordinaria capacità
dell’artista torinese di scolpire il marmo facendolo sembrare qualsiasi materiale, pur rimanendo marmo, la sua maestria
nell’evocare immagini di oggi sapendo padroneggiare la tecnica scultorea di sempre, ha affascinato i giurati che hanno
deciso di assegnargli il primo premio.
Il progetto Sàmara di Alex Bombardieri è piaciuto anche perché consente una lavorazione del marmo aerea.
I due semi
d’acero raffigurati nel progetto suggeriscono l’idea di trasparenza e leggerezza, quasi volassero.
Il Bue Tractor di Mattia Bosco è un omaggio al bue, l’antico trattore animale
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